mercoledì 14 luglio 2010

DOPO IL G20, il dibattito sulla LIBERTA'

Durante il G20 a Toronto i danni sono stati limitati ad un'auto bruciata ed alcune vetrine infrante, senza danni alle persone ne' assalti ne' morti.

Nonostante questo i Torontoniani sono ancora sconvolti per quello che e' accaduto e la polizia e' stata accusata di eccesso di forza per aver fermato ed identificato circa 200 manifestanti violenti (rilasciati quasi tutti dopo pochi giorni). La cosa che ha sconvolto più di tutto e' che pochi giorni prima del vertice e' stata approvata una legge che ha dato temporaneamente poteri "speciali" alla polizia, ovvero quello che in Italia e' normale: diritto di fermare e trattenere i soggetti che manifestavano comportamenti violenti o minacciosi e che rifiutavano di fornire generalita' o documenti identificativi. Questa possibilita' era limitata alle strade e spazi entro 5 metri (ripeto CINQUE metri) dalla zona rossa recintata dove aveva luogo il vertice.

Per i Canadesi il fatto che la legge sia stata approvata dal Premier senza una adeguata comunicazione al pubblico e che si sia limitata la liberta' di movimento pare inaccettabile. Numerosi gruppi , ong, giornalisti, professori universitari hanno firmato appelli per mettere sotto accusa il comportamento del capo della polizia (che ha proposto la legge) e il premier. E' stata avviata una indagine dal Difensore civico che ha detto che ha il potere legale di chiamare a testimoniare chiunque compreso il ministro della difesa e il capo della polizia per dare le risposte che il pubblico ha chiesto. MEDITATE, MEDITATE

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